L’APPARTAMENTO DEL GEOLOGO. Ristrutturazione, consulenza e progettazione di arredi per residenza privata a Bergamo. L’edificio, risalente agli anni ’60, colpisce per la facciata in travertino e la pianta triangolare, in cui uno dei vertici coincide con il portico d’ingresso, sorretto da colonne esagonali, come in una spontanea citazione dell’assunto “L’architettura è un cristallo” di Gio Ponti. Dall’interno dell’appartamento, situato all’ultimo piano, il vertice del triangolo di facciata svela la sua direzione: punta infatti a uno scorcio della città vecchia, cinta dalle mura venete, perfettamente incorniciato dalle vetrate della zona giorno. La ristrutturazione ha enfatizzato l’unicità della pianta dell’appartamento, basata su stanze poligonali, in cui l’assenza di angoli retti crea dinamismo e varietà e permette alla luce naturale di penetrare da tutte le angolazioni dell’arco sud/nord-ovest, disegnando effetti diversi in ogni momento della giornata. Le generose dimensioni originali delle stanze hanno consentito di mantenerne invariato il numero e la destinazione d’uso, senza procedere ad accorpamenti, per una scelta conservativa preferita dal committente. Ne risulta un ambiente caleidoscopico, in cui ogni vano assume una sua personalità, anche grazie alla messa in scena dei pezzi d’arredo e oggetti d’uso di epoca moderna (Olivetti, Brionvega, Tecno) che il committente colleziona da anni. Altri pezzi sono stati selezionati nell’ambito della consulenza d’arredo, procedendo talvolta con scelte atipiche, come per il grande armadio in truciolare, disegnato da Charlotte Perriand e realizzato da Jean Prouvé per un liceo privato di Nancy e acquistato nel corso di un’aggiudicazione online. Ora domina il corridoio d’ingresso e accompagna il passaggio al soggiorno, che ospita, tra gli altri, una sideboard anni ’60 ad ante scorrevoli di George Nelson per Herman Miller e il divano in pelle nera Bastiano di Tobia Scarpa per Knoll. Il colore offre una chiave di lettura per questo appartamento: sul bianco, che prevale per le pareti e la pavimentazione in resina della zona notte, si innestano blocchi di colori decisi. Nero per i mobili e i radiatori, originali e riverniciati, del soggiorno. Turchese totale per il bagno, il cui rivestimento in piastrelle evoca le atmosfere degli stabilimenti termali degli anni ‘60. Verde kiwi per la madia Conchiglia di Studiocharlie per Lema, che introduce nella camera da letto padronale. La cucina, progettata su disegno e realizzata da artigiani, evoca l’estetica del laboratorio, restituita da arredi in multistrato di betulla e piani d’acciaio e scaldata dal frigorifero d’epoca Philco in colore bianco. Rocce, pietre, minerali e cristalli raccolti dal geologo nel corso di viaggi e prospezioni completano l’arredamento e definiscono il carattere personale della residenza. /// THE GEOLOGIST’S APARTMENT. Renovation, consultancy and furniture design for a private residence in Bergamo. The building, dating back to the 1960s, is renowed for its travertine façade and triangular plan, in which one of the vertices coincides with the entrance portico, supported by hexagonal columns, as in a spontaneous quote of the assumption “The architecture is a crystal” by Gio Ponti. From inside the apartment, located on the top floor, the vertex of the facade triangle reveals its direction: it points to a glimpse of the old city, surrounded by Venetian walls, perfectly framed by the windows of the livingroom. The renovation emphasized the uniqueness of the apartment plan, based on polygonal rooms, in which the absence of right angles creates dynamism and variety and allows natural light to penetrate from all angles from south / north-west direction, designing different effects at any time of the day. The generous original dimensions of the rooms have made it possible to keep the number original destination unchanged, without proceeding with mergers, for a conservative choice preferred by the client. The result is a kaleidoscopic space, in which each room takes on its own personality, also thanks to the staging of modern furniture and objects (Olivetti, Brionvega, Tecno) that the client has been collecting for years. Other pieces were selected as part of the furnishing consultancy, sometimes proceeding with atypical choices, as for the large chipboard wardrobe, designed by Charlotte Perriand and built by Jean Prouvé for a private high school in Nancy and purchased during an online bid. It now dominates the entrance corridor and accompanies the passage to the living room, in which we find, among others, a 1960s sideboard with sliding doors by George Nelson for Herman Miller and the Bastiano black leather sofa by Tobia Scarpa for Knoll. Colour offers a key to understand this apartment: bold colour blocks are grafted onto white, which prevails for the walls and resin flooring in the bedroom. Black for the original and repainted radiators and other furniture in the living room. Total turquoise for the bathroom, whose tiling evokes the atmosphere of the spas of the 1960s. Kiwi green for the Conchiglia sideboard by Studiocharlie for Lema, which leads into the master bedroom. The kitchen, designed and built by artisans, evokes the aesthetics of a laboratory, with furnishings in birch plywood and steel tops and a white Philco vintage refrigerator. Rocks, stones, minerals and crystals collected by the geologist during his travels and prospecting complete the furnishings and define the personal character of the residence.