VIAGGIO A SUD / reportage fotografico / photo reportage

VIAGGIO A SUD. Reportage fotografico. IL VIAGGIO DI STUDIOCHARLIE NEI LUOGHI DI PRODUZIONE A SUD, Calabria-Sicilia, 6-12 agosto 2013. Studiocharlie, con il fotografo Vince Cammarata, in viaggio nel sud Italia, per incontrare Emilio S. Leo del Lanificio Leo, a Soveria Mannelli (CZ), e proseguire con lui fino a Caltagirone, da Rosario Parrinello di Made a Mano. Studiocharlie collabora da anni con aziende estremamente diverse una dall’altra per dimensione, modalità produttive e collocazione geografica. Lanificio Leo e Made a Mano sono due aziende a conduzione familiare accomunate dalla grande passione dei titolari, da una produzione che ha origine nella tradizione territoriale con un’impronta contemporanea e internazionale, e nelle quali l’artigianalità, associata a metodi di produzione e gestione contemporanei, è la ricchezza da preservare e la chiave per dare vita ad un prodotto capace di emozionare. Un viaggio in luoghi lontani dai distretti produttivi del design più famosi in Italia e, proprio per questo, forse più affascinanti ed originali. Il viaggio è stato per noi uno strumento di conoscenza e di confronto con le persone e i luoghi incontrati e fonte di ispirazione per progetti futuri. /// VIAGGIO A SUD. Photo reportage. THE JOURNEY OF STUDIOCHARLIE TO THE PLACES OF PRODUCTION IN THE SOUTH (OF ITALY), Calabria-Sicilia, 6-12 August 2013. Studiocharlie, with photographer Vince Cammarata, on the road in southern Italy, to meet Emilio S. Leo, owner of Lanificio Leo Leo, in Soveria Mannelli (CZ, Calabria), going on to Caltagirone (Sicilia), house of Rosario Parrinello, owner of Made a Mano. Studiocharlie has been working for years with companies extremely different from each other in size, production methods, and geographic location. Lanificio Leo and Made a Mano are two family businesses that share the passion of the owners, a production that has its roots in local traditions with a contemporary and international vision, and in which the craftsmanship associated with contemporary production methods and management, is a richness to preserve and the key to give life to a product that can excite. A journey around places generally far from the most famous production districts in Italy and, for this reason, perhaps more interesting and original. The trip has been, for us, an instrumet of knowledge and confrontation with people and places we met, and a source of inspiration for future projects.

ph.1 / ph.2 Vincenzo Cammarata

Studiocharlie collabora con il Lanificio Leo dal 2004, anno in cui disegna il Punto Pecora, tessuto per coperte e plaid, pubblicato diverse volte, selezionato per l'ADI Design Index e incluso in varie esposizioni. Il Punto Pecora sintetizza nella sua trama Jacquard il DNA del Lanificio: la lana, la lavorazione su telai dell'inizio del secolo scorso, il marchio del Lanificio stilizzato nella sua essenza. "Siamo stati spesso al Lanificio ed è sempre un grande piacere incontrare Emilio. Ogni visita al Lanificio è come un ritorno in un luogo familiare, che ti accoglie con il suo caratteristico odore di lana e antichi macchinari". Il Lanificio Leo è la più antica fabbrica tessile ancora attiva in Calabria. È stato fondato nel 1873 ed è stato tramandato di generazione in generazione, fino ad arrivare ad Emilio, architetto, che ha voluto dare un'impronta di rinnovamento alla conduzione dell'azienda, con una nuova gestione che gli ha permesso di arrivare nel 2001 tra i 16 finalisti del premio Guggenheim impresa&cultura e di vincere il premio Cultura di Gestione. Il Lanificio Leo si trova a Soveria Mannelli, comune di montagna sulla Sila catanzarese, a 800 metri sul livello del mare, in un territorio ricco di boschi di castagni. Il Lanificio è un punto di riferimento per la città. È un luogo vivo, visitato ogni giorno non solo per acquistare coperte in lana e accessori in maglieria, ma anche per scoprirne i metodi di produzione, antichi ed affascinanti. Il Lanificio, così come voluto da Emilio, non è un luogo museificato, ma attivo sia dal punto di vista della produzione sia da quello della cultura in senso lato. È in quest'ottica che dal 1998 al 2007 si è svolta la rassegna "Dinamismi museali", che per alcune sere di agosto, ogni anno, ha ospitato musicisti, video makers, designer, performer, grafici e fotografi provenienti da tante parti d'Italia e d'Europa. L'ultima edizione, “Super Dutch”, che si è tenuta questa volta a dicembre, è stata organizzata con l’Ambasciata dei Paesi Bassi e la Design Academy di Eindhoven e ha ospitato designer olandesi tra cui Scholten and Baijings, Sigrid Calon, Atelier NL. "In questo viaggio abbiamo visto l'ultimo acquisto del Lanificio, un telaio a ratiera elettronico, e ne abbiamo appreso il funzionamento attraverso le spiegazioni di Emilio e sperimentando insieme sul macchinario. È lo stesso percorso che abbiamo seguito dieci anni fa, prima di disegnare il Punto Pecora. In quel periodo studiavamo il funzionamento della Jacquard, un telaio inventato nell'800 e progenitore del primo calcolatore e delle attuali tecnologie informatiche. Oggi, davanti al nuovo telaio, facciamo un salto nel tempo di più di un secolo, ed è un viaggio emozionante, perché non riguarda solo la storia della produzione industriale, ma l'intero cammino della società occidentale, con la sua ricchissima storia del '900 e il passaggio al nuovo millennio. Come nel 2003 anche in questi giorni ragioniamo su ordito e trama, filati e intrecci, lasciando la mente libera di immaginare le combinazioni possibili, tra potenzialità e limiti, per poter poi scegliere una strada da esplorare fino in fondo, e creare, infine, un nuovo tessuto. E i prodotti realizzati con il tessuto entreranno nelle case di chi comprende quanta ricchezza ci sia dentro ad una produzione controllata con passione in ogni sua fase. Perché anche solo toccandoli si capisce che dietro ad ogni coperta c'è molto di più rispetto ad un semplice oggetto di produzione industriale". Studiocharlie ha disegnato per il Lanificio Leo, oltre al Punto Pecora, le coperte Il Pleut e Brzz, sempre su telaio Jacquard, e decori contemporanei per l'antica tecnica della stampa xilografica su tessuto, realizzata a mano utilizzando stampi in legno di pero e una pasta a base di ruggine e aceto.
Ci rimettiamo in viaggio, in compagnia di Emilio, per una nuova destinazione: Caltagirone. Superato lo Stretto di Messina, non passa molto tempo prima di scorgere l'Etna, tappa importante del nostro viaggio siciliano. La collaborazione di Studiocharlie con Made a Mano è più recente: il primo incontro con Rosario Parrinello si svolge a Milano, nel 2011, durante la Settimana del Design. "Avevamo visto le piastrelle di Made a Mano qualche tempo prima e ne eravamo rimasti molto incuriositi. Non conoscevamo l'azienda e quindi ci siamo informati e, quando è stato il momento giusto, abbiamo contattato Rosario per proporgli subito nuovi progetti". Made a Mano è stata fondata nel 2001 da Rosario Parrinello. Nel corso degli anni è diventata partner di importanti società tra cui Agape, Gervasoni, Tom Dixon, ed è presente in vari punti vendita Londra, Parigi, Monaco, Atene, Istanbul, Tel Aviv. È un'azienda che nasce da un ricchissimo background di conoscenze nella lavorazione e nella decorazione della ceramica. Non a caso Caltagirone è conosciuta in tutto il mondo per le ceramiche artistiche tradizionali. Made a Mano ha saputo esaltare la storia e le specificità del territorio proiettandosi nella piena contemporaneità, con grande capacità di rielaborazione e sintesi e con uno sguardo geograficamente ampio, allontanando drasticamente i decori tradizionali dalla deriva folkloristica e rielaborandoli in prodotti attuali che trovano collocazione non solo nelle case siciliane e italiane, ma anche in quelle nord-europee. "Anche qui, come nel Lanificio Leo, si respira la compresenza di passato e presente. Anche qui la ricchezza culturale e produttiva del passato è protagonista in modo lontanissimo dalla nostalgia, ma più come consapevolezza di trovarsi in un punto di un percorso di sedimentazioni e trasformazioni che ha origini antiche. Si vive appieno la contemporaneità e ci si proietta nel futuro, con la sicurezza di chi ha un passato importante e la capacità di valorizzarne l'eredità, senza mai snaturarla". In fabbrica Studiocharlie ha ripercorso le fasi di produzione delle piastrelle Cunei, in ceramica, e Prisme, in pietra lavica, smaltate e decorate a mano ad una ad una. "Dopo aver disegnato le piastrelle Cunei e Sardine, il nostro interesse si è concentrato su un altro materiale tradizionale e fortemente connesso con il territorio: la pietra lavica. Non potevamo perdere l'occasione di progettare con un materiale così emblematico, risultato di stravolgimenti magmatici, che racchiude tutta la potenza trasformatrice di un'eruzione vulcanica".
Il viaggio si conclude proprio sulle scure pendici dell'Etna, in un paesaggio sospeso nel tempo, che ci riconduce all'origine del senso del progettare, che non è nient'altro, nella sua essenza, che l'attitudine primordiale dell'uomo a trasformare le materie prime naturali, per farne strumenti del proprio vivere.

www.lanificioleo.it
www.madeamano.it
www.vincecammarata.com
ph.1 / ph.2 Vincenzo Cammarata

Studiocharlie has been collaborating with Lanificio Leo since 2004, when they designed the Punto Pecora fabric for blankets and plaids, published several times, selected for the ADI Design Index and included in various exhibitions. The Punto Pecora synthesizes in its Jacquard plot the DNA of Lanificio Leo: the wool, the workings of the last century, the trademark of Lanificio Leo stylized in its essence. "We have often been to Lanificio Leo and it's always a great pleasure to meet Emilio. Every visit to Lanificio Leo is like coming back to a familiar place, that welcomes you with its characteristic smell of wool and old machineries." Lanificio Leo is the oldest textile mill still active in Calabria. It was founded in 1873 and has been passed down from generation to generation, coming to Emilio, an architect, who wanted to renew the management of the company, with a new management that allowed him to arrive in 2001 between the 16 finalists of the Guggenheim impresa&cultura prize and win in the Culture of Management. Lanificio Leo is based in Soveria Mannelli, a mountain town of Sila, 800 meters above sea level, in an area rich in chestnut woods. The woolen mill is a landmark for the city. It is a living place, visited every day not only to buy wool blankets and accessories in knitwear, but also to discover its production methods, ancient and fascinating. Lanificio Leo, as desired by Emilio, is not a museum-exhibited place, but an active place both from the point of view of production and culture. It is in this context that from 1998 to 2007 the exhibition "Dinamismi museali" was held, which for a few evenings of August, every year, hosted musicians, video makers, designers, performers, graphic artists and photographers from many parts of Italy and Europe. The latest edition, "Super Dutch", which was held this time in December, was organized with the Embassy of the Netherlands and the Design Academy in Eindhoven and hosted Dutch designers including Scholten and Baijings, Sigrid Calon, Atelier NL. "Thanks to this trip we saw the last purchase of Lanificio Leo, an electronic dobby loom, and we learned how to use it through the explanations of Emilio and experimenting together on the machinery. It is the same process that we followed ten years ago, before designing Punto Pecora. At that time we studied how a Jacquard loom works, a machinery invented in the'800 and forefather of the current computer technology. Today, in front of this new loom, we have jumped into the future of more than a century, and it is an exciting journey, because it's not just about the history of industrial production, but about the entire path of Western society, with its rich history of the '900 and the transition to the new millennium. As in 2003, even in these days we think on warp and weft, threads and weaves, leaving your mind free to imagine the possible combinations, between potential and limits, to be able to choose a way to explore, and finally create, a new fabric. The products made with this fabric will enter the homes of those who understand how much wealth there is in a production controlled with passion in all its phases. With just a touch, you understand that behind every blanket there is much more than a mere object of industrial production." Studiocharlie designed for Lanificio Leo, besides the Punto Pecora, Il Pleut and Brzz blankets, always made on the Jacquard loom, and contemporary decor to be used for the ancient technique of woodblock print on fabric, handmade using wooden moulds and a paste made of rust and vinegar.
We set out again, with Emilio, for a new destination: Caltagirone. As soon as we pass the Straits of Messina, we see the Etna volcano, an important stage of our journey in Sicily. The collaboration of Studiocharlie with Made a Mano is more recent: the first encounter with Rosario Parrinello takes place in Milan, in 2011, during the Design Week. "We had seen the tiles by Made a Mano some time before and we were very curious. We didn't know the company so we informed ouselves about and, when it was the right time, we contacted Rosario to propose him new projects." Made a Mano was founded in 2001 by Rosario Parrinello. Over the years it has become a partner of major companies such as Agape, Gervasoni, Tom Dixon, and is present in various showrooms in London, Paris, Monaco, Athens, Istanbul, Tel Aviv. It is a company that was born from a rich background of knowledge in processing and decorating pottery. It's not a coincidence that Caltagirone is known around the world for artistic pottery. Made a Mano has been able to enhance the story and the specificity of its land by projecting itself into the present, with great capacity for elaboration and synthesis, and with a geographically large vision, dramatically moving the traditional decorations away from the folkloristic drift and reprocessing it in current products that are not only for Sicilian and Italian homes, but also for northern European ones. "Here, as in the Lanificio Leo, you can feel the presence of past and present. Here too, the cultural and productive richness of the past is the protagonist far away from the nostalgia, but more as an awareness of being at a point of a process of sedimentation and transformation that has ancient origins. You live the present fully and you look to the future, with the confidence of someone who has an important past and the ability to enhance the legacy, without ever altering its nature." In the factory Studiocharlie retraced the steps of production of Cunei tiles, made of ceramic, and Prisme tiles, made of lava stone, glazed and decorated by hand, one by one. "After designing the tiles Cunei and Sardine, our interest was focused on another material, traditional and strongly connected with the territory: the lava stone. We could not miss the opportunity to design something with such an emblamatic material, a result of magmatic upheavals, which contains all the transforming power of a volcanic eruption." The journey ends right on the dark slopes of Etna, in a landscape frozen in time, which brings us back to the origin of the sense of design, which is nothing, in essence, than the attitude of the primordial man to transform natural raw materials to make instruments of his own life.

www.lanificioleo.it
www.madeamano.it
www.vincecammarata.com